Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

18/01/18

La mia fuga da Facebook

Lo avevo promesso, giusto?
Ed ecco il mio nuovo libro, un breve ma utile saggio sul social media più famoso e pericoloso del mondo: Facebook.

“Il Web e i social network sono nati come spazio libero (libero, davvero: forse il primo nella storia davvero libero). Poi, non so quando, non so come, sono diventati terreno di biada del peggiore e più barbaro e più violento fascismo verbale (e non solo) .
Un giorno i nostri figli verranno a chiederci dove eravamo mentre un posto nato libero stava diventando il pascolo preferito dei fasci.
E quel giorno faremmo bene a dirgli che eravamo dalla parte giusta, ossia da un’altra.”
(Luciana Grosso)

Cosa si cela realmente dietro al “magico mondo” di Facebook?
È tutto rose e fiori oppure si sta espandendo nel mondo del web(e anche fuori da esso) un silenzioso cancro che prima o poi ucciderà la nostra società?

Se volete saperne di più allora leggete “La mia fuga da Facebook” che troverete in vendita nei seguenti negozi:
-StreetLib Stores (entrambi i formati)
-IBS
-Bookrepublic (entrambi i formati)

(e tanti altri!)


39 commenti:

fperale ha detto...

bellissimo tema!

Anonimo ha detto...

Ciao Francesca,
interessante questo tuo e-book.

Io sono un anti Facebook, anche se, paradossalmente, sarebbe il mezzo più facile per contattare le persone di cui si ha bisogno per lavoro.

Ma non mi piace la filosofia di Facebook, ancor prima dell'uso malsano che ne fa il 70%della popolazione. La filosofia del 'like' non fa per me :)

Francesca A. Vanni ha detto...

@fperale
Grazie, se lo leggerai dimmi cosa ne pensi :-)

Marina Zanotta ha detto...

Argomento attualissimo Franny, e che farà parlare molto ancora.
Personalmente non mi sono mai iscritta su questo social e penso di averla azzeccata visto tutti i problemi che sta generando ;)
Come sai non ho possibilità di leggere gli e-book ma divulgo sui social a cui sono iscritta la tua nuova opera :)
Un abbraccio.
Marina

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Tema molto interessante, di attualità e che affronta una verità profonda che ben hai sottolineato nel tuo post. La citazione di Luciana Grosso poi è straordinaria e contiene anche una verità assoluta, il cambiamento della rete ed il suo progressivo inquinamento e deterioramento etico e culturale, figlio anche secondo me di un deterioramento paritetico delle persone nella vita reale, quella di tutti i giorni. Ovviamente questo deterioramento morale si evidenzia molto di più sui social, come fb appunto, dove di fatto la possibilità di scrivere ed esprimere un concetto che sia articolato per suscitare dialoghi costruttivi è praticamente impossibile e dove faccine idiote e sfogo di haters la fanno da padrone.

Complimenti Francesca!

Un abbraccio-.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Riccardo Giannini
Ciao e grazie per il tuo bel commento!
In effetti, come ho scritto nel mio saggio, il paradosso Fb è qualcosa di talmente spiazzante e negativo da non lasciare vie di mezzo.
O dentro, o fuori.
E io preferisco fuori.
Ora vedrò se hai un blog, così ti seguirò :-)

Francesca A. Vanni ha detto...

@Marina Zanotta
Lo so, purtroppo, che non puoi leggere gli ebook ma se ti va di leggere il pdf contattami via mail :-)
Un abbraccio e grazie per la pubblicità.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Daniele Verzetti
Mentirei se dicessi di non essere lusingata dal tuo commento così entusiasta.
Sì, il pensiero di Luciana Grosso esprime appieno anche il mio pensiero: la corruzione morale della rete, specialmente dei social media come Facebook, è un male pericoloso e subdolo che non va sottovalutato.
Spero che leggerai il saggio!
Un abbraccio.

MikiMoz ha detto...

Tema interessante! Io fui per diverso tempo anti-facebookiano.
Oggi sono semplicemente anti-persone. Sono le persone a fare del social una cloaca, perché purtroppo è il social più popolare.
Ma è anche il più utile, per tantissimi versi.

Moz-

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Attualissimo!
Ti auguro una serena giornata.

Mariella ha detto...

Francesca, ottimo progetto che si realizza.
Mi spiace non avere la possibilità di leggero in formato cartaceo.

Francesca A. Vanni ha detto...

@MikiMoz
Che le persone siano responsabili, è fuori di dubbio.
Ma Facebook non è un terreno neutrale, è un sistema corrotto alla base e qui il discorso cambia radicalmente.
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Cavaliere oscuro del web
Grazie, un abbraccio!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Mariella
Grazie infinite per il commento.
Come ho detto a Marina Zanotta, se sei interessata al formato pdf puoi contattarmi via mail.
Un abbraccio.

V ha detto...

Ho provato pure io "l'ebrezza" di stare su fb e ho mollato subito quel social che poi più che social sembrava di stare in uno sputtanatoio pubblico, o come lo soprannominato io "un pubblico bordello"
Un abbraccio!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Ofelia Deville
Hai perfettamente ragione!
Sono felice che anche tu ne sia fuori.
Un bacione!

Sugar Free ha detto...

Molto interessante!
L'ho segnalato, lo leggerò e poi lo recensirò.
Bravissima :-)

Buona lettura ha detto...

Sono proprio curiosa di leggerlo ;)

Mariella ha detto...

Sul mio blog un bel premio per te!

Maria Diletta Veluti ha detto...

Ciao Francesca!
Io ho chiuso il mio profilo Facebook da quasi due anni e non me ne pento!
Sono stata dibattuta parecchio se rimuoverlo o meno, ma ne ho solo giovato. Purtroppo la maggior parte delle persone sono "dipendenti" da questo mezzo mediatico e non riescono a pensare di vivere senza.
Tra questi mi ricollego anche la me stessa di anni fa.
È fonte di odio, litigi e banalità.
A volte sono tentata di aprire una pagina Instagram per il mio blog, ma c'è sempre quel qualcosa che ora mi ferma ad aprire ogni tipo di social. Sto così bene senza!
Ottima idea per un libro che a mio parere dovrebbero leggere in molti.

iacoponivincenzo ha detto...

Sono andato su fregnaccebuzzerate perché ci sono i miei figli. Appena aperto il mio sito mi è piombata addosso una marea di richiedenti amicizia e io la davo a tutti indistintamente. Avessi capito il casino che combinavo avrei chiuso il sito.
Non ci passo nemmeno più.
Avevo a novembre la bellezza di 890 domande di correità a cui non risponderò mai.
Però qualcosa di buono la fa fb: ho potuto incontrare i figli ed i nipoti di un mio cugino di primo grado, cui ero legatissimo e che adesso non c'è più.
Tra questi c'è anche Sonia Malavisi, campionessa italiana di salto con l'asta e pure primatista italiana. Ne avevo solo sentito parlare ma non ne conoscevo l'indirizzo. Per merito di fb ho rincontrato i figli di mio cugino Umberto e la sua vedova.
Provo a vedere come trovare il tuo opuscolo.
Per ora sono ancora impegnato con il tuo libro "Nel tuo nome". Te lo anticipo comunque qui: un gran bel libro il tuo.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Diletta Veluti
Ti ringrazio di cuore per questo tuo commento spontaneo, una bella testimonianza che supporta non solo il mio pensiero ma insegna anche non sempre ciò che è più gettonato sia per forza il meglio.
Sono felice che tu stia meglio, un grandissimo abbraccio!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Iacoponi Vincenzo
Grazie per i tuoi complimenti in merito a "Nel tuo nome"!
Detto questo, il libro è solo in versione elettronica ma di' pure alla tua bella nipotina che c'è su Amazon.
Se poi hai bisogno di ulteriori dritte, la mia mail la conosci!
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Buona Lettura
Grazie, aspetto di sapere cosa ne pensi!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Mariella
Grazie, vado a vedere cos'è :-)

Ferruccio Gianola ha detto...

Tema molto delicato e molto complesso. Sei molto coraggiosa!

Anonimo ha detto...

Non so se essere felice per questo genere di iniziative,come quella che leggo qui.
Diciamo che mi fa piacere che si smuova qualcosa su quest'uso o forse è meglio dire "abuso" di social partendo da facebook!

Lei trova legale costruirsi più identità, per nascondere la propria?

Lei userebbe mai la volgarità, l'oscenità, la menzogna,la cattiveria,la manipolazione,o qualunque strategia che esalti tutto quello che non è di sua natura?

Io non credo proprio!

Il problema a questo punto non è il social ma le persone!
Mi trovo d'accordo con miki moz,nel suo commento.

Se l'indole della persona è quella di "far del male" e trova terreno fertile su facebook grazie ad un sistema guarda caso fatto anch'esso di persone che legalizzano prima di tutto la menzogna,perché stupirsi dei risultati?

Io sono seriamente preoccupata per la mancanza di valori in cui l'umanità ha smesso di credere,e provo grande dolore leggere nuovi libri e capitoli
dove la Storia Umana non parla più di conquiste ma di "sconfitte"...

Il fatto è ...che amo molto le persone e l'umanità e fare guerra a chi fa guerra non è mai stata la mia vocazione,ma sono mossa dalla provocazione,quella provocazione (avente scopo forse di far emergere aspetti anche un po'utopistici)di vedere una realtà più reale ,rimboccandosi le maniche nel Creare e conquistare o riconquistare un po'il vecchio per rafforzare ponti crollati e collegamenti sani tra gli esseri umani...



Qualcuno mi ha insegnato che possiamo "scegliere"di non far parte di ciò di cui non sentiamo di far parte....ed è già una bella consapevolezza non crede ?

Non ha nemmeno bisogno di ricambiarmi la visita in un blog che non ho...sono io che ho avuto il solo piacere di scriverle e di leggere alcuni post
nel suo blog...forse anche portandomi dentro, dei suoi concetti che possono appartenermi.

Intanto grazie per la lettura di questo commento!

L.

Mirtillo14 ha detto...

Io mi sono iscritta a Fb più che altro per curiosità, per vedere praticamente cosa mi permetteva di fare. Per alcuni anni sono stata totalmente inattiva perchè non mi andava di condividere le mie faccende personali con altri e sentire i loro commenti. Poi ho iniziato a postare foto di luoghi che visitavo (non di persone) e riservate solo a pochi. Non ho avuto spiacevoli sorprese perchè sono molto cauta e riservata ma comunque Fb non mi soddisfa proprio perchè va un pò contro il mio desiderio di riservatezza.Leggo commenti e critiche sguaiati, tante stupidaggini, tanto di privato e intimo dato in pasto a tutti : non fa per me ! Non lo abbandono perchè ho delle care amiche ma lo limito molto. Il tuo lavoro è interessante e attuale ma non uso strumenti di lettura elettronici perchè mi danno fastidio alla vista . Ti auguro il successo ch meriti. Un saluto

l'angolo di cle ha detto...

Il tema è indubbiamente importante, cara Francesca.
Già Bauman aveva messo in guardia sulle derive dei social network in più di un’occasione e il suo pensiero mi trova completamente d’accordo.
Detto ciò, ritengo che ciascuno di noi possa utilizzare i social network, FB incluso, ponendo attenzione a ciò che pubblica. Personalmente vi ricorro per divulgare la pubblicazione dei miei post del blog e per dar risalto ad altre mie attività, come quelle legate al mondo del teatro e quelle inerenti al mio volontariato presso il Fai.
A questo scopo ritengo FB una delle migliori piattaforme esistenti. Chiaramente, la mia è una frequentazione scarsamente assidua, bensì mirata, poiché evito rigorosamente di servirmene per esternare il mio punto di vista su questioni politiche o afferenti alla sfera intima, privata.
Le risposte che i social offrono sono generalmente correlate al tema che andiamo a esporre e al pubblico che decidiamo di accettare tra i nostri follower.
In passato mi è capitato di ricevere l’incursione di qualche demente, ma avvalendomi della funzione di eliminarli oltre che della opportunità di segnalarli al sito della polizia postale, non ci sono state sequele.
Il rischio di incorrere in individui malintenzionati esiste sempre, sia nella realtà virtuale, così come in quella reale, ma secondo me non è rintanandosi e sottraendosi che i problemi si risolvono.
Un abbraccio!

Pia ha detto...

Ciao Francesca, interessante il tuo blog, cercherò di seguirlo.
Ti faccio i miei complimenti per il premio, per me molto meritato.
Ciao e buon pomeriggio!

Ivano Landi ha detto...

Off-topic. Hai un premio che ti aspetta sul mio blog. Passa pure quando vuoi a ritirarlo ;-)

P.S. Perché il commento che ho lasciato al tuo post sui look down non vi compare?

Francesca A. Vanni ha detto...

@Anonimo
Buongiorno L., grazie a lei per essere passato di qui e per aver espresso il suo parere.
Io spero col mio libro non di cambiare il mondo, ma almeno di risvegliare qualche coscienza perché non sono solo certe persone ad essere sbagliate ma anche certi sistemi.
Facebook è una dittatura, e come tutte le dittature dà adito a sadici, menzogneri e carnefici di fare ciò che vogliono.
Esistono altri social media, io cito per esempio Gplus, dove queste cose quando ci sono sono ridotte ad una percentuale minima e dove le persone mantengono una linea di condotta migliore rispetto a quella di Facebook.
Perché?
Perché è il sistema che funziona in maniera diversa.
Passi pure di qui quando vuole, leggere le sue opinioni sarà per me un piacere!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Pia
Grazie e benvenuta!
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Mirtillo14
Ciao bella, grazie per il tuo commento che conferma comunque parte del mio saggio.
Se ti interessa leggere in pdf (il pdf si può stampare) il mio libro, scrivimi privatamente via mail.
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Clementina Daniel Sanguanini
Allora, partiamo dal concetto che fare numero non significa essere il migliore.
Facebook ha dalla sua il fatto di essere arrivato per primo, e quindi migliaia di persone vi si sono riversate dentro, ma cosa ga fatto in questi anni per migliorare?
Niente.
Anzi, l'ultimo logaritmo di Zuckerberg spingerà ad un affossamento di post "non sociali" come presentazioni di eventi, libri, video musicali e filmati per spingere verso "post di condivisione".
Facebook è un sistema nato sbagliato, è una dittatura mediatica che si appropria di informazioni, le usa a suo piacimento e promuove una cultura sbagliata.
Penso che dovremo fermamente opporsi ad esso e infatti il titolo del mio saggio è una sfida.
Fuggire non per rintanarsi, ma per ergersi e combattere.
Fuggire per ricominciare, riprendersi la libertà.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Ivano Landi
Grazie per il premio, passo subito da te.
Il tuo commento sui look down c'è, ma quel fessone di google aveva cancellato la mia risposta :-(

Anonimo ha detto...

Beh se dalla dittatura ne usciamo fuori con la libertà di scriverci un libro ,e se appunto lei è l'esempio che da tale dittatura se ne può fare a meno deve anche scuotere le coscienze di chi diffida anche degli stessi sistemi!

Come può dimostrare ad esempio che il suo non sia un sistema per combattere certi sistemi, favorendone altri di cui il lettore non è minimamente a conoscenza ,anzi entra a sua insaputa in un processo di marketing non solo a livello economico ma anche umano!

La prego,mi faccia capire che cerchiamo la stessa libertà..!!.. Quella che non ci tiene imprigionati nell'idea del "guadagno".... della" fama " ....speculando sulla rovina di tali sistemi per crearne altri peggiori!

Penso anche che se Facebook è peggiorato il suo peggioramento va di pari passo con chi ne sceglie il suo uso sbagliato.

Conosco persone che usano altre piattaforme e lo stesso facebook dando un coerente rispetto verso l'uso che ne fanno.È chiaro che se per altri facebook ha un certo scopo non potranno mai essere migliori su altre piattaforme.

Francesca sono un 'osservatrice di questi mondi reale/virtuale e sono dell'idea che se mi comporto bene nella reale e male nel virtuale o viceversa... non potrò mai essere la stessa persona le pare?
Da qualche parte ho letto che la "sincerità " per lei è la prima cosa.

Mi fa molto piacere...anche se a volte ingiustamente se ne paga un prezzo.

Grazie di cuore per l'ascolto....ciao

L.

Francesca A. Vanni ha detto...

Ciao L., bentornata sul blog.
Anzitutto scrivere il saggio non è stata la mia riconquista della libertà, ma solo una sua conseguenza.
Fossi stata una regista, avrei fatto un film. Una cantante, avrei scritto una canzone.
Siccome sono una scrittrice e il mio mestiere è raccontare storie, ho scritto questo libro.

Detto questo, non mi assumo ruoli di profeta che non mi si addicono.
Io non propino dottrine, né creo sistemi.
Racconto i fatti, testimonio.
Siano gli altri a trarne le conseguenze e agire come meglio credono.

Per il resto non sono le poche eccezioni a far di Facebook un bel posto. Il sistema è marcio alla base, può solo peggiorare.
E ne sta dando ampia dimostrazione-

Grazie ancora per essere passata!

Mirtillo14 ha detto...

Ho scaricato l'applicazione Kindle per pc e acquistato il tuo libro. Più facile del previsto ! Ti farò sapere. Ciaooo